illy
L'ungherese Francesco Illy arriva a Trieste dopo la Prima guerra mondiale. Ha studiato economia a Timisoara e lavorato a Vienna. È ingegnoso e cosmopolita. Si innamora della città e di una donna, e diventa triestino.
Comincia a lavorare nel campo del cacao e del caffè, che da tutto il mondo arrivano nel porto di Trieste.
Nel 1933 Francesco fonda la illycaffè. Nel 1935 inventa la Illetta, la nonna delle macchine per l’espresso, e un metodo di conservazione rivoluzionario, la pressurizzazione, che mantiene intatte le qualità del caffè e permette di esportarlo in Paesi lontani. Negli anni ’40 i barattoli illy arrivano fino in Svezia e in Olanda.
Ernesto, figlio di Francesco, si laurea in chimica ed entra in azienda a fine anni ’40. Dà impulso alla ricerca scientifica e tecnologica e crea un laboratorio chimico interno. Negli anni ’50 l’azienda si espande e comincia a vendere anche barattoli più piccoli, di caffè macinato, per il consumo a casa. Nel 1965 si trasferisce in via Flavia.
Nel 1974 illy propone il caffè in cialde, per preparare anche in ufficio o a casa un espresso come al bar. Nel 1988 deposita un brevetto per la selezione digitale dei chicchi, che permette di scegliere, a uno a uno, solo quelli perfetti. Sono degli anni ’90 le tazzine illy Art Collection, il nuovo marchio, disegnato dall’artista americano James Rosenquist e il Premio Brasile per i coltivatori eccellenti.
Oggi illy è sinonimo di eccellenza e di gusto italiano nel mondo. A guidarla è Andrea, uno dei figli di Ernesto.